Buongiorno, Lorenzo. Può raccontarci la storia di Cantina Mezzanotte e come è iniziata la vostra avventura nel mondo del vino?
Lorenzo: Buongiorno! La nostra storia inizia nel 1925, quando la mia famiglia si trasferì a Bettolelle per lavorare come mezzadri. Mio nonno Giovanni si dedicò con passione ai campi e ai vigneti, in una zona naturalmente vocata alla viticoltura. Negli anni Ottanta, mio padre Sandrino iniziò a lavorare i primi appezzamenti di proprietà, e nel 2004 sono subentrato io, portando l'azienda a concentrarsi quasi esclusivamente sulla produzione di uva e vino.
Quali sono i valori fondamentali che guidano la vostra produzione?
Lorenzo: I nostri valori si fondano sulla passione per la terra e il rispetto per ciò che ci dona. Produciamo vini autentici che riflettono le caratteristiche più significative dei nostri vitigni autoctoni e del territorio, combinando tradizione e innovazione. La nostra filosofia è che il vino si fa in vigna, non in cantina, e per questo utilizziamo tecniche agronomiche innovative nel rispetto dell'ambiente.
Come vede il futuro di Cantina Mezzanotte?
Lorenzo: Guardiamo al futuro con l'obiettivo di continuare a valorizzare i nostri vitigni storici, come il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Lacrima di Morro d'Alba, senza dimenticare varietà speciali come l'Incrocio Bruni 54. Vogliamo espandere la nostra presenza sia in Italia che all'estero, mantenendo sempre alta la qualità dei nostri vini e promuovendo pratiche di sostenibilità, soprattutto nel lavoro della terra.
Quali sono le cose più importanti per voi nella gestione della cantina?
Lorenzo: La qualità è al primo posto, e per garantirla ci affidiamo ad un'agricoltura di precisione sana, a concimazione organica con biomasse, e vendemmia solo manuale. Solo da un attento lavoro in vigna pensiamo si possano ottenere vini puliti, biologici e soprattutto buoni.
Grazie, Lorenzo, per aver condiviso con noi la vostra storia e visione.
Lorenzo: Grazie a voi! È sempre un piacere raccontare la nostra passione per il vino.
